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La Fondatrice


La Fondatrice


 

"Il forte desiderio di veder nascere quest'Associazione scaturisce da una sofferenza nella sofferenza, dall'amore verso i più deboli, i soli, gli emarginati, gli anziani, che spesso sono esclusi e derisi dalla società."

 

 


L'eredità di Amore e Luce di Michelina Cau

 

"Non si può vivere di compassione, non si può vivere sempre nell'attesa". Da queste parole di Michelina Cau è nata l'associazione di volontariato “Campo delle Stelle” di cui è stata non solo la fondatrice, ma anche la presidente. Il suo forte desiderio di veder nascere quest'associazione scaturisce da una sofferenza nella sofferenza, dall'amore verso i più deboli, i soli, gli emarginati, gli anziani, spesso allontanati  e derisi dalla società.

 

Michelina risiedeva a Pessano con Bornago, dove sono cresciuti i suoi figli. Era costretta a spostarsi su una sedia a rotelle perché affetta da sclerosi multipla e da qualche anno conviveva con un cancro che piano piano l'ha consumato.

L'indifferenza, i soprusi, la violenza hanno fatto maturare il suo desiderio di accogliere, di donare e amare. “Nessuno - spiegava Michelina - dovrà mai patire ciò che io ho sofferto e ho vissuto [...] nessun'anima che soffre deve sentire la sofferenza trafiggere ogni cellula, nessun uomo deve sentirsi deriso e schiaffeggiato, ognuno di noi ha il diritto di amare e di essere amato”.

 

Con alcuni amici ha iniziato, nel maggio 2005, il cammino che l'ha portata a far nascere ufficialmente l'8 dicembre del 2007 l'associazione Campo delle Stelle che non ha scopo di lucro. Con il loro aiuto ha iniziato a lavorare con lo scopo di creare una struttura adatta ai disabili, agli emarginati e agli ultimi, una sorta di casa famiglia capace di accoglierli, custodirli, senza far mancare loro il necessario e sentirsi come a casa propria. La casa di accoglienza diurna è stata acquistata nel mese di febbraio 2012 con l'accensione di un mutuo e grazie alla generosità e amore verso il prossimo da parte di molti.  “Onde di Luce”, questo è il nome della casa di accoglienza che Michelina ha scelto richiamandosi al movimento di preghiera da lei stessa fondato molti anni prima, insieme a due suoi grandi amici Adriana e Matteo. 

 

Il giorno 19 aprile 2012, dopo molte sofferenze vissute con serenità e amore, a Michelina si sono aperte le porte del Paradiso. Solo pochi giorni prima di nascere al cielo scriveva: “Così come Gesù anch'io m'incammino e cammino senza poggiare i piedi verso coloro che piangono, che soffrono, che muoiono tra le strade a noi vicine, fino a che le forze per seguire i bagagli me lo permetteranno. Dopo di me arriverà il buon samaritano per prendersi cura con amore e dedizione di quanto di più caro lascerò in questa terra… il Campo delle Stelle”.

 

Donna speciale, colma di virtù cristiane e di vita, tali da donare conforto, forza d'animo e speranza a tutti coloro che l'hanno conosciuta, stimata, ammirata ed amata. Tutta la sua vita l'ha vissuta con grande fede e abbandono totale alla volontà di Dio. La sofferenza sul suo volto non era mai manifesta, ma celata dal sorriso che non l'abbandonava mai.  La preghiera il suo nutrimento ed il suo sguardo sempre rivolto agli ultimi, alle persone sole e ai sofferenti. La Casa di Accoglienza "Onde di Luce" da lei voluta ed inaugurata il 15 gennaio 2012 a Pessano con Bornago, ne dà testimonianza.

Ella ripeteva spesso: "non c'è gioia, nè dolore, nè lacrima versata, che Cristo non conosca".

 

 

 

Michelina si presenta

 

Mi presento, sono Michelina Cau, da molti anni risiedo a Pessano con Bornago, in questo paese sono cresciuti i miei figli; qui mi sono ammalata e qui è morto qualche anno fa mio marito.

 

Le comunità di Pessano con Bornago con le autorità competenti spesso sono venuti incontro alle mie richieste, dettate da esigenze di dolore e fatica, esigenze di trasporto, di cure domiciliari ecc. esigenze di una persona disabile e affetta da cancro. Inutile sarebbe raccontare ciò che si prova e si vive in queste condizioni, inutile perché solo chi ha vissuto e palpato la sofferenza potrebbe averne una visione perfetta di ciò che è il mutamento della vita innanzi al dolore.

 

Da moltissimi anni il desiderio di creare una struttura per i più deboli era dentro il mio cuore. Dicevo a me stessa “non si può vivere di compassione”, non si può vivere sempre nell'attesa che qualcuno venga e mi accompagni, che mi porti e mi riporti cosi, senza legami e senza affinità. L'indifferenza, i soprusi e la violenza hanno fatto maturare in me il desiderio di accogliere, donare, amare. Nessuno, mi sono detta, dovrà mai patire ciò che io ho sofferto e vissuto. Nessun persona che soffre deve sentire la sofferenza trafiggere ogni cellula, nessun uomo deve sentirsi deriso e schiaffeggiato, ognuno di noi ha il diritto di amare ed essere amato.

Ciò che desidero è formare con i volontari, con i bisognosi e con gli ultimi una grande famiglia. 

Abbiamo bisogno di volontari volenterosi, abbiamo bisogno di una sede, abbiamo bisogno di una cascata di amore e di una casa da riadattare, abbiamo bisogno di tutti,


perché è dalla generosità e dall'amore del prossimo e dalla condivisione
che si accendono le stelle nel firmamento.

 

Michelina Cau




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